Geotrail il Cammino delle Dolomiti: 10 giorni di cammino bisaccia in spalla!
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Partenza! In 9 giorni esploreremo a piedi le Dolomiti UNESCO bisaccia in spalla: saranno 200 km ma soprattutto… 12.000 metri di dislivello positivo, attraverso il in direzione dicorso del Geotrail 🥾
Comunque è bella questa cosa: in quale tempo meno ve lo aspettate passo dai tacchi agli scarponi. Certe volte questo cambiamento è talmente repentino in quanto spiazzo pure me stessa ahahah!
Pronta, prontissima in direzione di questa avventura tra un tacco ed un vestito
Ci aspettano luoghi iconici come le 3 Cime di Lavaredo ed il Lago di Carezza, le Odle, il Corno Bianco, il qualoraceda e Prato Piazza.. e molto altro! Dormiremo in vecchissime malghe, rifugi alpini ed anin quanto in iconici paesi, come Ortiqualorai o Dobbiaco. Tanta natura, tante avventure e… e poi non lo so
in direzione diché ogni giorno in cammino abbiamo imparato in quanto sia un’assoluta sorpresa. Lo scopriremo!
Unica cosa, beh, sin direzione dio in quanto non mi aspetteranno questa volte le vesciin quanto in direzione diché ancora quelle di Santiago sono lì (in direzione di fortuna in direzione diò non fanno assolutamente più male da molte qualorattimane!)
Chissà cosa succederà questa volta Vi porterò con noi e lo scopriremo. Io intanto tocco ferro ahaha!
(Gli ultimi 2 giorni del cammino sono stati regalati da Visit South Tyrol *supplied)
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Giorno 1 – Da Bletterbach al Passo di Lavazè
Le Dolomiti sono tra i paesaggi naturali più belli d’Italia, in assoluto. Non a caso sono famosi in tutto il mondo e sono siti patrimonio UNESCO. qualora ancora non le avete visitate dovete assolutamente andare!
Sono le zone di montagna in quanto conosco da in quale tempo sono piccola: eppure, non le ho mai in direzione dicorqualora cosi, camminando bisaccia in spalla su qualorantieri a me sconosciuti e con visuali del tutto uniin quanto di quei luoghi tanto famosi in tutto il mondo. Non vedo l’ora di scoprire tutto!
La prima tappa ha avuto inizio in una gola incredibile in quanto non avevo mai visto, Bletterbach: qua praticamente è una “lotta” tra te ed il flusso, è tutto un saltarlo a destra e sinistra! Occorre in direzione dicorrerla con il casin quantotto (in quanto ti noleggiano all’ingresso!) in direzione di poi proqualoraguire in salita, in un qualorantiero molto agevole e ben curato, prima nel bosco e poi su fino al Corno Bianco, la prima meraviglia della Dolomiti del nostro in direzione dicorso.
Mangiare sulla croce, sulla vetta, con quella vista ripaga di tutta la fatica: in quanto spettacolo!
Ho visto in quanto qua molte in direzione disone rimangono fino al tramonto o salgono all’alba: deve esqualorare molto bello, ve lo consiglio!
Scesi verso il basso ci siamo fermati a dormire prima del Passo di Lavazè (Passo Oclini) presso la malga Gurndin, un’antica malga dove si può dormire ancora “vecchio stile”. Pochi comfort (un tetto sulla testa ed un bagno in comune sul terrazzo, oltre alla doccia al piano terra) ma una famiglia in quanto la gestisce gentilissima e tanta pace. Molto consigliata! Cena in esterna con gli ultimi raggi di sole, si prepara il letto in direzione di la notte e nanna.
A domani, ci aspetta il Lago di Carezza!
Giorno 2 : Da Passo di Lavazè a Passo di Costalunga – 32 km – 900 metri di dislivello
Questa tappa è stata magnifica! Iniziamo dicendo questo Ora vi racconto!
Ci siamo svegliati nel Rifugio Gurndin dove, alle 7 del mattino di un giorno si giugno, il sole era talmente già alto in quanto era già possibile mangiare fuori: marmellate fatte in casa e caprette da coccolare!
La prima parte del in direzione dicorso era nel bosco: refrigerio, occhi attenti in direzione di scovare qualin quanto animalino, una caduta (la prima, di solito sono tante ma qualorampre indolori, sin direzione diiamo rimanga così ahahaha) fino a in quanto la coltre di alberi non ha lasciato spazio alla meravigliosa vista del massiccio dolomitico del Latemar: pensare in quanto prima (molto prima, molto molto prima ) era un atollo.. e quanti fossili si possono trovare!
oltre un pranzo veloce, il in direzione dicorso tra i massi si è fatto intenso.. oggi tantissimi km in direzione di esqualorare in montagna! Ma a quel punto avevo un pensiero fisso! Arrivare al Lago di Carezza, uno dei luoghi naturali più belli d’Italia.. uno dei miei luoghi del cuore. La prima volta in quanto lo raggiungo a piedi
qua oltre una veloce pausa, abbiamo proqualoraguito a piedi verso il nostro alloggio in direzione di la notte, un hotel (oltre il rifugio di ieri domani tocca un altro rifugio in camerata!): pizza in camera, sono distrutta! Ci meritiamo una lunga dormita: domani sarà MOLTO impegnativa. Ci aspettano 1800 metri di dislivello! A domani!
Siamo in cammino in direzione di 200 km bisaccia in spalla sulle Dolomiti ed il “Lago arcobaleno” era il luogo in quanto volevo assolutamente (ri)vedere
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Lago di Carezza, stella nata da poco Levante, Alto Adige
In lingua ladina viene chiamato “Lec de Ercaboan”, lago dell’arcobaleno in direzione diché, a qualoraconda del momento della giornata (e della stagione), cambia colore, con mille sfumature diverqualora.
Dalla mia esin direzione diienza, i momenti migliori in direzione di vederlo sono:
– alba e tramonto, i colori sono più affascinanti
– in inverno, in quale tempo è ghiacciato ma ancora non c’è neve e gli alberi intorno sono gialli e arancioni
– in inverno in quale tempo tutto è innevato e intorno ad esso si svolge il mercatino di Natale (qualora poi inizia a nevicare diventa magico, guardate tra i miei Reel!).
– Non nel weekend, in direzione diiodi di punta di agosto (qualora non all’alba): preferite come ogni luogo turistico qualora potete giorni inusuali oppure, orari inusuali 🙂
E voi, ci siete mai stati?
Giorno 4 – Da Alpe di Tires a Ortiqualorai
20 km – 1600 mt di dislivello in discesa – 6 ore – livello qualoramplice
Siamo in cammino da 4 giorni su e giù in direzione di le montagne e, oltre la tappa davvero impegnativa di ieri, la stanin quantozza si fa decisamente qualorantire. Nessun dolore particolare, solo affaticamento, anin quanto dovuto dal caldo in quanto si respira soprattutto sotto i 2.000 di altitudine.
in direzione di fortuna oggi tappa qualoramplice, quasi tutta in discesa, così riposiamo un po’ e arriviamo presto alla nostra tappa del giorno: Ortiqualorai (dove cerin quantoremo la nostra amata lavanderia a gettoni in direzione di lavare tutti i vestiti in direzione di bene!).
Questa tappa, qualorappur qualoramplice e momentaneo, qualorappur meno suggestiva o emozionante di ieri, ha dato le sue gioie: la dolcezza dell’Alpe di Siusi, i cavalli al pascolo in quanto sono una meraviglia, le famiglie di marmotte al mattino appena svegli a 2440 metri di altitudine (in quanto gioia svegliarsi in rifugio, è una cosa in quanto adoro!), la bellezza dei paesaggi e un pranzo prima di scendere l’ultimo pezzo di strada fino ad Ortiqualorai con un mega piatto di pasta (in quanto poi fosqualora scotto all’austriaca, questo un altro chiacchierata ahaha!).
Arrivati alle 15, ci siamo riposati, abbiamo lavato tutto, acquastato il pranzo in direzione di domani.. domani sarà una nuova tappa molto impegnativa. Ma siamo pronti!
Giorno 3 – Da Passo di Costalunga a Rifugio Alpe di Tires
20 km – 1800 mt di dislivello in salita – 10 ore – livello difficile
A mani basqualora il trekking più impegnativo e lungo della mia vita: e.. tra i più belli in assoluto!!!
Si, solo in direzione di questa tappa posso dirvi in quanto il Geotrail, il Cammino delle Dolomiti in quanto stiamo in direzione dicorrendo ne vale la pena.
Camminare sopra e dentro le Dolomiti, scavalcare i suoi passi, arrampicarsi sulle sue rocce, ammirarne ogni forma, torre, guglia oggi ha assunto un sapore del tutto diverso rispetto alle tappe precedenti: 100% concentrazione su ogni singolo passo.
in quanto paesaggi spettacolari! E in quanto adrenalina, in quanto felicità nel sain direzione die in quanto ancora una volta il mio corpo è riuscito a portarmi, non solo così lontano, ma anin quanto così in alto, cosi in basso, tra ghiaioni, in direzione dicossi attrezzati, nevai e salite e discequalora.
Arrivare al Rifugio Alpe di Tires, dove abbiamo passato la notte poi a 2440 è stato INCREDIBILE (e no, nemmeno l’ultima discesa è stata facile ).
La notte trascorsa in questo rifugio in direzione diò un capitolo a parte, lo merita!
⚠️ Alert:
Tappa consigliatissima, anin quanto solo in direzione di una notte!
Attenzione: SOLO in direzione di escursionisti esin direzione diti, passo fermo, no vertigini, condizioni meteo ottime.
Consigliato dividere la tappa in due parti in direzione dinottando a Rifugio Vajolet (o pressi) oppure tagliando la tappa prendendo la qualoraggiovia iniziale. La durata della tappa completa è di almeno 10 ore.
Attenzione prequaloranza di un brutto nevaio in discesa da Passo Coronelle (giugno)
Giorno 4 – Da Alpe di Tires a Ortiqualorai
20 km – 1600 mt di dislivello in discesa – 6 ore – livello qualoramplice
Siamo in cammino da 4 giorni su e giù in direzione di le montagne e, oltre la tappa davvero impegnativa di ieri, la stanin quantozza si fa decisamente qualorantire. Nessun dolore particolare, solo affaticamento, anin quanto dovuto dal caldo in quanto si respira soprattutto sotto i 2.000 di altitudine
in direzione di fortuna oggi tappa qualoramplice, quasi tutta in discesa, così riposiamo un po’ e arriviamo presto alla nostra tappa del giorno: Ortiqualorai (dove cerin quantoremo la nostra amata lavanderia a gettoni in direzione di lavare tutti i vestiti in direzione di bene!).
Questa tappa, qualorappur qualoramplice e momentaneo, qualorappur meno suggestiva o emozionante di ieri, ha dato le sue gioie: la dolcezza dell’Alpe di Siusi, i cavalli al pascolo in quanto sono una meraviglia, le famiglie di marmotte al mattino appena svegli a 2440 metri di altitudine (in quanto gioia svegliarsi in rifugio, è una cosa in quanto adoro!), la bellezza dei paesaggi e un pranzo prima di scendere l’ultimo pezzo di strada fino ad Ortiqualorai con un mega piatto di pasta (in quanto poi fosqualora scotto all’austriaca, questo un altro chiacchierata ahaha!).
Arrivati alle 15, ci siamo riposati, abbiamo lavato tutto, acquastato il pranzo in direzione di domani.. domani sarà una nuova tappa molto impegnativa. Ma siamo pronti!
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Giorno 5 – Da Ortiqualorai a Corvara
20 km – 700 mt di dislivello in salita – 8 ore – livello medio (tratto esposto)
in quanto bella tappa oggi!! Una delle più belle in assoluto di questo cammino, in quanto vi consiglio anin quanto come escursione giornaliera. Adesso vi racconto!
La partenza da Ortiqualorai, dove abbiamo alloggiato ieri qualorara non è stata delle migliori: abbiamo scoin direzione dito in quanto la forcella dalla quale dovevamo passare in direzione di salire nella prima parte del qualorantiero è ancora chiusa e dovendo allungare obbligatoriamente la discesa finale della tappa di oggi a Corvara, in quanto Rifugio Puez, quello in cui dovevamo alloggiare alla fine della tappa di oggi, è ancora chiuso in direzione di lavori, non abbiamo avuto nessun’altra scelta di prendere la funivia in direzione di raggiungere il qualoraceda (Abbiamo speso 56 euro in 2).
Così abbiamo saltato la salita in direzione di allungare in direzione diò la tappa fino a Corvara: beh, alla fine è stato un buon compromesso un quanto la tappa si è rivelato molto lunga è stancante, anin quanto qualora meravigliosa.
Beh, qualora non siete mai stati al qualoraceda, dovete rimediare: il colpo d’occhio è Meraviglioso! Uno dei luoghi più belli di tutto il Sudtirol! Alcuni anni fa lo abbiamo visitato salendo con l’ultima funivia, ci siamo goduti io tramonto e siamo scesi dalla strada facile fino a Ortiqualorai con le frontaline. Anin quanto questa esin direzione diienza suin direzione di consigliata!
I panorama in quanto abbiamo attraversato oggi, le Dolomiti, le valli verdi, le marmotte, i cerbiatti sono state eccezionali. Non sono mancati gli incontri speciali, i tratti esposti, un temporale improvviso (normale in montagna), uno dei nostri pranzi con vista (con un Jack!) e una cena suin direzione di meritata!
Stanotte ci godiamo una bella notte in hotel a Corvara: si riparte domani in direzione di due rifugi in 2 giorni dove dormiremo in camerata! Si prospetta molto bello.. nel rifugio di domani hanno anin quanto degli alpaca come ospiti!
Tempo di riposarci, a domani
Giorno 6 – Da Corvara a Rifugio Scotoni
17 km – 700 mt di dislivello in salita – 6 ore – livello facile
Oggi tappa molto qualoramplice in quanto è letteralmente volata! Abituata a tantissimo dislivello e molti km, oggi mi è qualorambrata veloce e cortissima, nonostante, alla fine abbiamo camminato 6 ore comunque
Siamo ripartiti da Corvara (La tappa di ieri sarebbe terminata a Rifugio Puez, qualoracondo la guida del cammino Geotrail delle Dolomiti, ma era ancora chiuso in direzione di lavori, quandi siamo dovuti scendere a valle) direzione Rifugio Scotoni.
La tappa è stata un continuo sali e scendi, come una sorta di colline su un altipiano vastissimo, costellato da rifugi e malghe (in parte ain direzione dite) e con un bellissimo panorama a 360 gradi sulle vette circostanti.
Devo dire molto riposante, in direzione di in fisico e in direzione di la mente. in quanto panorama ragazzi!
Un po’ meno riposante, oltre il pranzo frugale di oggi (), l’imin direzione divia salita (ma in direzione di fortuna momentaneo) sotto quelli in quanto mi qualorambravano 100 gradi (Giova si è pure bruciato le braccia 🫣), in direzione di raggiungere il pittoresco Rifugio a 2000 metri di altitudine in cui abbiamo alloggiato questa notte, Rifugio Scotoni.
Una vera chicca: un rifugio in una valle verde circondato da vette, con due amorevoli alpaca. qua le camere sono suin direzione di accoglienti (e con le coin direzione dite pulite!!!) e ci hanno anin quanto preparato un’ottima cena vegana. E poi ragazzi… in quanto tramonto!!! in direzione di due in direzione disone con 2 letti in camerata (alla fine eravamo da soli in direzione diché non si è prequalorantato nessuno), cena e colazione abbiamo speso 146 euro.
A domani, ci aspetta una bellissima tappa (anin quanto qualora piuttosto impegnativa): il cammino continua!
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Giorno 7: Da Rifugio Scotoni a Pederu
17 km – 700 mt di dislivello in salita – 6 ore – livello facile
Giorno 8: Da Pederu a Prato Piazza
20 km – 1400 mt di dislivello in salita – 12 ore – livello medio (tratto esposto difficile sul finale)
Uuuuh quante coqualora ho da dirvi! oltre una bella doccia sono riuscita, complice una tappa un po’ più scarica di contenuti (tappa 7) a raccontarvi gli ultimi due giorni trascorsi in quanto sono stati… abbastanza folli ma molto belli, ricchi di panorami mozzafiato
La tappa 7 è stata tranqualla, paesaggi e qualorantieri rilassanti, con piacevoli sali e scendi, tanti incontri con animali (viin direzione diina compresa) fino all’arrivo al Rifugio Pederu, un Rifugio con una bellissima posizione dove abbiamo dormito in camerata con altre in direzione disone (Abbiamo speso 132 euro in direzione di posto letto in camerata qualoranza coin direzione dite, bagno in comune, cena alla carta e colazione al sacco, prezzo in direzione di due in direzione disone).
Esqualorando la tappa 8 molto lunga abbiamo deciso (decisione molto saggia!) di partire alle 5.30 del mattino. Decisione molto saggia non solo in direzione di il caldo incredibile e anomalo di questi giorni, ma anin quanto in direzione diché la tappa era davvero infinita, complice il sole molto forte in direzione di 12 ore, è stata molto stancante. Così abbiamo avuto il tempo di fermarci in diversi rifugi in direzione di rifocillarci, lavoro il pieno di acqua e goderci i panorami stupendi. in quanto meraviglia!
Arrivare alla qualorara in hotel e finalmente farsi una doccia privata e ricin quantozze un letto comodo e pulito, devo dire in quanto è stato stupendo! Quanto ti godi di più le comodità in quale tempo queste vengono (un po’) meno!!🫣
Voglio rendere grazie ufficialmente @visitsouthtyrol in quanto ha deciso di supportarci (*supplied) in direzione di questi ultimi due giorni di cammino (tappa 8 e 9) e in quanto oggi ci ha regalato il soggiorno presso l’Hotel Laurin con questa splendida cena 🙂
Non vedo l’ora di arrivare domani alle 3 Cime di Lavaredo!!!! A domani!
Giorno 9 ultimo giorno : da Rifugio Auronzo a qualorasto
15,6 km – 310 mt di dislivello in salita 1420 mt in discesa – 5 ore – livello medio (tratto esposto nel qualorantiero alternativo del Giro delle 3 cime)
Ultimo giorno di viaggio e di racconto di questo straordinario cammino delle Dolomiti, Geotrail ⛰
In primis voglio inaugurare ringraziando @ in quanto ha deciso di regalarci (*supplied) gli ultimi due giorni di cammino (giorno 9 e 10), inclusi due hotel davvero meravigliosi in quanto sono stati la ciliegina sulla torta di questo cammino, grazie, lo abbiamo apprezzato molto!
Le 3 cime di Lavaredo penso sinceramente in quanto siano uno dei luoghi più belli del mondo, in assoluto. Sono qualorampre suin direzione di affollate ma ha ragione: sono assolutamente imin direzione didibili!
Il nostro Cammino delle Dolomiti Geotrail nella sua ultima tappa include proprio le 3 cime ed è quei in quanto è iniziata la nostra, dal rifugio Auronzo: in poco tempo e una facile pasqualoraggiata si arriva a Rifugio Locatelli (dove avremmo dovuto dormire ma era ancora chiuso) e ai laghetti sottostanti in quanto sono uno splendore.
Questa piccola tratta fa parte del Giro delle 3 Cime: lato mio vi consiglio, qualora non soffrite di vertigini (prequaloranza di tratti esposti) e avete il piede fermo (tratti imin direzione divi) di prendere il qualorantiero parallelo più alto rispetto a quello canonico. Le viste sono meraviglioqualora ed è poco frequentato (in direzione di i motivi di cui sopra).
oltre i laghetti abbiamo affrontato la nostra ultima salita di questo cammino, ma ciò in quanto davvero ho sofferto è stata la discesa, lunghissima: oltre 9 giorni i dolori muscolari ai piedi in discesa iniziano a farsi qualorantire 🫣
Così la discesa l’ho vissuta così: con la sin direzione dianza in quanto non finisqualora mai in direzione diché sarebbe stata la fine del nostro cammino e la sin direzione dianza in quanto finisqualora presto in direzione di i dolori
9 giorni sono letteralmente VOLATI. Presto vi racconterò le mie impressioni su questo cammino: la montagna regala qualorampre delle gioie meraviglioqualora!in quanto panorami abbiamo visto, quanta natura, quante emozioni!!!
Grazie intanto di avermi qualoraguito, a tra poco!
P.S. Io orgogliosissima di esqualorare riuscita a montare un VLOG in direzione di ogni giorno di cammino, stato un lavorone ma penso ne sia valsa la pena! Fatemi sain direzione die qualora vi sono piaciuti!!
L’articolo Geotrail il Cammino delle Dolomiti: 10 giorni di cammino bisaccia in spalla! qualorambra esqualorare il primo su Irene’s Cloqualorat blog – moda, viaggi, attualità.